Il corpo ci accompagna nello scorrere della nostra vita, muta con noi, ci fa da testimone, manifestando tutto il nostro essere e le molteplici fasi, sia biologiche sia psichiche.
Il periodo dell’età evolutiva è ovviamente il momento in cui il corpo cambia continuamente e l’adolescenza segna, anche a livello posturale, la trasformazione più critica e laboriosa.
Il sistema posturale è un meccanismo automatico d’aggiustamento cinetico e statico a una rete di stimoli interni ed esterni al nostro corpo.
Nella fase in cui facciamo i conti con l’accrescimento corporeo e la maturazione dell’individuo, tutto il sistema posturale è sottoposto ad un continuo riassestamento, ma la vita è un continuo adattamento ed anche il nostro corpo è stato progettato per questo; quando tale meccanismo s’inceppa cadiamo nella malattia.
Occupandomi di postura, negli ultimi 10-15 anni, ho notato nei ragazzi una maggior difficoltà nel riequilibrio posturale spontaneo. E’ come se, nel periodo in cui la crescita fa perdere i vecchi punti di riferimento, il corpo fosse più lento di prima a sentirsi.
Il sistema posturale non è controllabile volontariamente, ma può essere aiutato da una buona percezione e dall’ascolto del proprio corpo. Nel momento della crescita è difficile ”essere nel corpo”.
In questi ultimi anni, è diventato per tutti più faticoso essere indenni dal ritmo sempre più veloce ”mordi e fuggi, ” che ci sposta sempre di più in superficie. Lo stato di salute per mantenersi ha bisogno anche d’aria e spazio, di momenti in cui ascoltare con calma quello che ci circonda e quello che è in noi.
Non potrei dire con assoluta certezza che sono aumentate scoliosi, dimorfismi e quant’altro, ma sicuramente rilevo che il momento di riassestamento fisiologico ha una fase più lunga e critica, che spesso porta ad uno squilibrio, che è consigliabile seguire in modo appropriato.
Le abitudini di vita più sedentarie hanno portato ad una diminuzione netta del gioco all’aria aperta e del movimento spontaneo, proprio in quella fascia d’età dove si formano “i file motori”. Il ricorso sempre più precoce a sport specialistici non costituisce per niente una valida scelta. Durante la fase evolutiva è importante cambiare sport spesso, per cercare di muovere in modo equilibrato tutte le parti del corpo e non allenarne solo una a scapito di altre.
Salvaguardiamo il più possibile i momenti di gioco spontaneo all’aperto, in modo che il corpo sperimenti e trovi da solo le soluzioni motorie più adeguate!
Ho con piacere notato che, negli ultimi 3-4 anni, si sta facendo conoscere il campo della giocoleria; lo consiglio vivamente, essendo un‘ottima educazione motoria, attraverso il gioco, e un eccellente allenamento di coordinazione e riflessi neuromuscolari.
Rispetto ad anni fa, è come se nei ragazzi, il corpo avesse più problemi a “tenersi su”: perde facilmente l’asse posturale, tendendo ad andare in atteggiamento cifotico (un pò ripiegato) o devia lateralmente, in dimorfismi rotatori o in atteggiamenti scoliotici, molto di più del classico atteggiamento un pò “ciondolante” caratteristico dell’età. Le spalle non ne vogliono sapere di reggere le responsabilità della vita? I piedi hanno difficoltà ad essere radicati in terra, con un baricentro corporeo, spesso troppo alto in atteggiamento quasi di difesa. Quando il peso va naturalmente verso il basso, sarà possibile ricevere una controspinta verso l’alto, che favorisce l’allineamento: è il gioco della forza di gravità!
L’altezza media è aumentata ma non sono cambiate le misure dei banchi e delle sedie nelle nostre scuole e a casa si passa molto tempo seduti alla tv o al pc.
Almeno a casa mettiamo attenzione ai rapporti giusti tra, seduta e tavolo, e video con livello occhi (angolo di circa 90 gradi tra occhio e orecchio). Per la seduta, il gomito a circa 90 gradi sul piano di lavoro con la spalla rilassata ed i piedi ben appoggiati per terra (ottimi i sedili inclinati e regolabili in altezza, meglio senza appoggia ginocchi, e utilissimo l’uso di leggii).
Un altro problema sono le cartelle toppo pesanti! Se proprio non ci sono alternative (una è quella di usare le cartelline su ruote, ancora poco usate da noi) abbiamo cura di far distribuire il peso più grosso dal lato dello zaino a contatto con la schiena e regolarne le bretelle non toppo allentate.
Insomma poiché, durante la crescita, il corpo si trova in questa fase di vulnerabilità biologica, ma ora anche “storica”, cerchiamo di evitarne il sovraccarico quotidiano.
Per quanto riguarda la scoliosi è senza dubbio aumentata quella originata da compensi rotatori della schiena a monovisioni o ad altre problematiche della vista, e anche a lavori di ”raddrizzamento” dei denti, fatti troppo presto o non tenendo conto dei limiti fisiologici costituzionali. Non voglio affermare che l’ortodonzia non sia valida, anzi nella maggioranza dei casi è un ottimo mezzo per risolvere alcuni problemi posturali o velocizzarne la soluzione.
L’uso prolungato di televisione e computer stanca il corpo e gli occhi, che sono parte del sistema posturale.
L’organismo che risponde ad agenti stressanti può perdere il suo equilibrio e questo si può valutare anche osservando le modificazioni della postura. In una epoca in cui è più difficile l’adattamento è purtroppo anche più difficile crescere.
Il bambino che impara a camminare sa da solo come alzarsi quando cade. Fino a circa 8-10 anni i bambini hanno un’ottima motricità e capacità di allineamento, è come se la vita che sta prendendo forma sapesse come fare, se non viene disturbata e deviata dal suo percorso naturale.