"La Poetica del Corpo. Dall'IO alla vita transgenerazionale"
In queste pagine vi documentiamo in merito ad alcuni contenuti discussi durante il Convegno dell'associazione 2013.
Rngraziamo i relatori, autori anche di alcuni articoli
"Il convegno organizzato quest’anno, anche se apparentemente suona diverso, ha una sua continuità con gli incontri precedenti del 2011 e
del 2012.
Nel primo abbiamo considerato il tema oncologico secondo visioni e ap-procci terapeutici differenti rispetto a quello convenzionale lasciando uno spazio importante all’aspetto alimentare, che ancora sviluppiamo con labo-ratori teorico-pratici di cucina naturale.
Nel 2012 abbiamo proseguito affrontando la parte che riguarda la lettura dei sintomi. Partendo dal linguaggio del corpo, sempre attraverso differenti letture, abbiamo cercato di capire quello che si muove a un livello più pro-fondo nel nostro organismo.
Durante quest’anno nuovi seminari e incontri condotti da alcuni relatori, ci hanno dato modo di elaborare alcuni spunti offerti in quella giornata di studio collettivo. Jean Claude Badard ad esempio sta proponendo un per-corso terapeutico di gruppo sui temi della Bio-Psicosomatica.
Proseguendo in questa direzione il passaggio successivo è stato quello di considerare non solo il sintomo attuale, ma di contestualizzarlo nella vita individuale del singolo e nella sua storia famigliare, per poterlo integrare e superare.
Per questo motivo apriremo i lavori con due interventi centrati sulla medici-na omeopatica e antroposofica, in cui lo studio biografico, nel suo “definirsi individuale e nell’arco di un destino che abbraccia ripetute vite terrene”, è fondamentale.
Il passaggio successivo è legato alla psicoterapia, ossia al modo in cui consi-dera e affronta tutto questo (individualità e collettività) e a come oggi veda il sintomo fisico nel contesto analitico.
Non si potevano poi trascurare pensieri e metodologie più recenti, dove la focalizzazione del singolo nel suo snodarsi temporale diventa la base della terapia. Citando Antonio Bertoli: “non si può guarire l’individuo se non si pensa al suo passato e non si può guarire il singolo se non si pensa al suo futuro”.
La chiusura della giornata è affidata a Igor Sibaldi, filologo e saggista. "
Simona Mezzera
Tratto dal numero monografico di Percorsi Bio Salute che ha accompagnato lo studio e la presentazione del convegno