L'adolescenza è un momento di passaggio, forse meglio dire di trasformazione fisica, emotiva e generale. Si cambiano i gusti alimentari, la percezione del freddo o del caldo e soprattutto quella del proprio corpo, che cresce e si sviluppa e a volte non si riconosce. Gli stessi genitori fanno fatica a adattarsi anche solo al fatto che gli occhi si iniziano a incrociare sulla stessa linea per poi a volte spostarsi verso l'alto per guardare la propria figlia o il proprio figlio. Non si possono solo dare “comandi” bisogna venire più a patti, il tono della voce cambia e richiede un nuovo aggiustamento reciproco, a volte si fa fatica a ascoltarsi non solo per quello che si dice, ma anche perché non si è abituati a una tonalità nuova della voce. Insomma si può continuare con una lista di compromessi il più delle volte da farsi in tempi brevissimi.
In questo momento così dirompente ci possono essere delle difficoltà fisiologiche che il ragazzo o la ragazza attraversano per crescere e diventare giovani adulti, come dei disagi più importanti che hanno bisogno di un supporto a vari livelli, secondo l'intensità e la durata. Ed è difficile distinguere la crescita fisiologica da quella più problematica, che a volte è caratterizzata da strappi faticosi da rimarginare, perché sia i figli sia i genitori sono molto coinvolti in questa fase e non sempre riescono a vedere con il giusto distacco la situazione.
Fra i vari aiuti che possono essere utilizzati, quando siamo di fronte a particolari difficoltà, ci sono anche dei rimedi omeopatici che, se corrispondono alla totalità dei sintomi della persona, mettono a disposizione più risorse per contenere e indirizzare queste energie che ancora non sanno come esprimersi.
Abbiamo scelto di descrivere brevemente qualche rimedio che può essere esemplificativo di alcune delle problematiche che si manifestano in questo passaggio.
Lo scopo non è l'autoprescrizione, l'immagine generale del rimedio è infatti più complessa di quanto riassunto.
Vuole essere invece un tentativo di fare conoscere l'azione di una determinata preparazione omeopatica che non si limita alla sola sfera fisica, ma la comprende, in una immagine in cui c'è spazio anche per l'aspetto emotivo senza il quale è difficile prescrivere.
Inoltre attraverso le varie descrizioni dei rimedi si entra in realtà diverse dalle nostre, si guarda il mondo con un'altra angolatura, come se si facesse un breve viaggio in un nuovo paesaggio e anche questo aiuta a comprendere chi in quel territorio vive e come andargli incontro.
● CANNABIS INDICA●
Veniva usata fin nell'antichità come medicamento per le sue proprietà narcotizzanti o durante riti religiosi o iniziatici.
Sicuramente nell'arco della storia è stata utilizzata in svariate epoche e situazioni e probabilmente le differenti reazioni devono essere lette anche in relazione all'ambiente, alla cultura, all'uso saltuario o cronico, alla costituzione dell'individuo e allo scopo per cui veniva e viene assunta. Quello che si è maggiormente notato n questi ultimi anni come effetto secondario è una sintomatologia che alcuni ricercatori hanno definito come sindrome amotivazionale. In passato non era così evidente, in quanto si enfatizzava maggiormente l'aspetto ipertrofico sull'immaginazione. Ultimamente invece sono comparsi studi che riguardano fumatori più o meno cronici, in cui si manifestano sintomi quali mancanza di senso nelle azioni e nella vita, un maggiore distacco da impegni e relazioni che prima facevano parte della storia affettiva dell'individuo, una forma generale di indifferenza e apatia. Altri sintomi collaterali che stanno andando a aumentare, probabilmente legati a una maggiore presenza della sostanza psicoattiva in quello che viene venduto oggi, sono gli attacchi di panico e la sensazione di essere perseguitato o osservato.
A livello omeopatico il rimedio naturalmente è preparato dalla sostanza diluita e dinamizzata fino a quando rimane la memoria di quella originale, non c'è più materia, ma l'energia che viene sprigionata dalla dinamizzazione. Il proving, l'assunzione cioè da parte di soggetti sani che ripetutamente hanno assunto il rimedio, ha portato alla comparsa di alcuni sintomi che saranno la guida per poterlo usare a scopo terapeutico.
Uno dei temi principali che compare in Cannabis è la ricerca della propria identità, è una ricerca che è presente durante tutto l'arco della vita, ma che nel periodo adolescenziale assume un tono e un'urgenza a volte difficile da contenere. Sviluppa inoltre, una incapacità di comunicare tutto quello che sente e/o pensa, può avere un eccitamento mentale, con pensieri veloci che non riesce neppure a seguire e, a maggior ragione, tradurre in parole. Può anche parlare molto, ma sente di esprimere metà di quello che vorrebbe dire, le parole perdono la loro realtà e si dissolvono prive del loro significato. Sono presenti anche delle percezioni alterate del tempo, che diventa più lento, con errori nello scrivere perché i pensieri sono più veloci degli atti. Ha poi la sensazione di essere trasportato dalla musica e può sperimentare una sensazione di dualità in cui il corpo è separato dalla mente. Gli sperimentatori hanno poi riferito come altro sintomo la paura di annegare, che secondo alcuni autori simboleggia il camminare su un confine in cui tornare a un amore primitivo, fusionale, invece di sviluppare la propria identità. Si sente inadeguato a affrontare il mondo con i suoi pericoli e i suoi rischi e lo osserva entro i confini di una campana di vetro.
Secondo Grandgeorge, omeopata francese, con questo rimedio si è al cuore della difficoltà adolescenziale, in cui si manifesta l’incapacità o non volontà di comunicare quello che si sente, e la difficoltà a trovare la propria individualità con la tentazione di perdersi o nel gruppo, o in un amore, o nelle droghe. Non è un caso che in questi anni si sta registrando un aumento di uso della Cannabis, come sostanza da fumare in gruppo o da soli, fra gli adolescenti. Nel momento in cui si vuole diventare grandi e indipendenti dalle figure genitoriali con tutta la fatica legata a questo passaggio, si ricerca in modo illusorio una scorciatoia che in realtà può rendere ancora più dipendenti. Si cerca nella sostanza materiale quello che invece può realmente aiutare attraverso l'informazione energetica che passa con il rimedio.
A livello fisico, non a caso, possono comparire disturbi all'apparato genito-urinario, le cui trasformazioni durante l'adolescenza sono evidenti.
● CAUSTICUM ●
Ancora oggi si discute sulla preparazione di questo prodotto e di come Hahnemann sia arrivato a pensare di fare un proving partendo da una sostanza “sconosciuta alla chimica”. Attraverso un complicato processo ottenne questa preparazione dal sapore amaro e alcalino con proprietà corrosive e irritanti e con possibilità di produrre ustioni.
Da un punto di vista omeopatico, il soggetto che necessita Causticum non può sopportare l'ingiustizia ed è sensibile all'autorità. Non lo si trova facilmente in una posizione subordinata, quando questo succede ha difficoltà a accettarlo. In questo caso la scuola può essere molto difficile da sopportare sia per la posizione di studente, sia perché nota e fa fatica a non reagire a tutte le ingiustizie. E’ un leader capace di trascinare gli altri. Naturalmente dietro questa sicurezza apparente c'è il desiderio di tenere a bada la propria parte irrazionale, ansiosa: ha in realtà paura di perdere il controllo.
I soggetti Causticum spesso si fanno una idea chiara di cosa sia giusto e cosa non lo sia, per loro le situazioni sono bianche o nere, arrivare a un compromesso è molto difficile. Amano discutere su temi politici dove le ingiustizie sono più evidenti. Possono arrivare fino al fanatismo appunto perché i dubbi li destabilizzano. Hanno ansia sul futuro, soprattutto la sera al tramonto, momento di passaggio fra il giorno e la notte dove tutto non è bianco o nero, ma ha più sfumature. Si preoccupano per i genitori e sono molto sensibili quando ascoltano storie in cui sono state commesse crudeltà o quando sentono piangere i bambini. Tendono infatti a partecipare alle sofferenze altrui.
● THUJA OCCIDENTALIS ●
pianta sempreverde che appartiene al genere delle Conifere, è il primo albero proveniente dall'America introdotto in Europa.
Il principio attivo in essa contenuto ha una similarità strutturale a quello della Cannabis e si è pensato che entrambe le sostanze abbiano lo stesso sito di azione a livello cerebrale. La pianta porta in sé un'immagine di forza, crescita e longevità. E' chiamata l'albero della vita ed è associata all'immortalità, per questo motivo viene piantata nei cimiteri. Anche nell'organismo questo suo impulso alla crescita può esprimersi con formazione di escrescenze, condilomi e verruche su cui, secondo la medicina popolare, si può applicare localmente.
Come rimedio omeopatico è utile nelle situazioni in cui si ha una percezione del proprio corpo deformata con un'ossessiva ansia sulla propria immagine, come nei casi di anoressia in cui il corpo può essere visto più grosso di quello che realmente è. Ha un interesse ossessivo verso se stesso con la sensazione che tutto giri intorno a lui. E' attento ai dettagli e preciso. La mente controlla le emozioni a tal punto che le cose debbono essere svolte con un particolare ordine. Ha poca stima in se stesso e si crea una personalità che non possa lasciare spazio alle critiche, fin da piccolo osserva attentamente i comportamenti e le richieste altrui e tende a formare una propria immagine costruita anche a costo di perdere la propria. Come apparire all'esterno è per “Thuja” molto importante.
Ha paura delle novità che possono “smascherarlo” e anche delle persone estranee. Come in tutte le situazioni in cui c'è una componente ossessiva compare il tema della morte che nel rimedio è espresso nei sogni e nelle paure. Con la ripetizione delle azioni o con l'eccessivo ordine si cerca infatti di scongiurare quello che per l'uomo può rappresentare il massimo dell’ignoto.
scritto da Simona Mezzera
● LYCOPODIUM ●
Un rimedio che spesso è prescritto nell’adolescenza è Lycopodium. E’ ricavato da una felce dalle piccole dimensioni. La cosa curiosa è che, come molte altre specie vegetali più arcaiche da un punto di vista evolutivo, in ere remote era una pianta dalle dimensioni enormi. Il ricordo di quella grandezza si conserva nel rimedio così come negli adolescenti che migliorano con Lycopodium, ma si sentono piccoli e incapaci di fronte alle molte sfide che incontrano: gli esami a scuola, l’essere accettati dagli amici e dai compagni, affrontare un nuovo ambiente e nuovi insegnanti.
Una reazione possibile è l’ansia che si manifesta soprattutto prima di un evento importante. L’ansia diventa insonnia, mal di testa, mal di stomaco ricorrenti.
Ma non solo, spesso si hanno disturbi che si concentrano nella parte destra del corpo. Dalle informazioni che abbiamo ottenuto dalle neuroscienze, sappiamo che il lato destro del corpo è l’espressione dell’emisfero sinistro del cervello, l’emisfero razionale e “maschile”. In Lycopodium, infatti c’è una compromissione dell’area dei “doveri maschili”. All’adolescente, maschio e femmina, si richiede di essere bravo a scuola, nello sport, tutte situazioni in cui importa il risultato, dove si chiede l’impiego della parte logica e pratica a discapito dei sentimenti e delle emozioni.
L’ansia, che potremmo definire da prestazione, può assumere le dimensioni di una vera e propria codardia. Kent, un autore citatissimo da tutti gli omeopati, nel descrivere il sentimento di Lycopodium, dice: “Paura che accada qualcosa, paura di dimenticarsi qualcosa, paura ad apparire in pubblico, sensazione d’inadeguatezza e d’incompetenza, d’incapacità a svolgere il proprio compito…”.
Ma c’è un’altra modalità con cui si manifesta la paura di affrontare la vita in generale: è quella del dittatore e del tiranno. Disubbidiente, con la risposta pronta, disposto sempre a discutere e a litigare. Ma lo fa soltanto in casa. Anche da tiranno, teme comunque l’autorità, ad esempio teme gli insegnanti e a scuola tende a comportarsi come un angelo, cercando sempre di realizzare il suo sogno di “primo della classe”.
I troppi doveri, le aspettative della famiglia possono schiacciare ulteriormente una personalità fragile
e col tempo potranno manifestarsi difficoltà
anche nello studio, con scarsa concentrazione
e vuoti di memoria durante le interrogazioni.
Lycopodium è un buon rimedio, insieme con altri, per le difficoltà di apprendimento, fino a curare la dislessia o la disgrafia. A livello fisico predominano i disturbi dell’apparato digerente: ghiotti di dolci, tollerano male molti alimenti, hanno gonfiore addominale e lamentano spesso mal di stomaco e stitichezza.
Ricordo qui brevemente un caso. Un ragazzo di vent’anni, è il primogenito di due fratelli. Ha finito il liceo con risultati brillanti. “Voglio fare il medico, come mio zio, so che mio padre e mia madre ne sarebbero entusiasti”. Fallisce il test d’ingresso all’università per medicina. Lo vedo dopo qualche mese: sempre nervoso, litiga in casa e con il fratello più piccolo, non riesce a studiare e la data per ripetere il test d’ingresso si avvicina. Ha difficoltà a digerire e un sacco d’aria nella pancia. Spesso ha mal di testa. Nei sintomi che sono stati raccolti nelle sperimentazioni di Lycopodium, ce n’è uno che ben si adatta alla sua situazione: “Paura di raggiungere la propria destinazione”. Dopo aver assunto Lycopodium, non lamenta più disturbi fisici, non litiga più con il fratello, ma soprattutto ha deciso di non tentare più il test di medicina, perché si è reso conto che avrebbe seguito quella strada solo per compiacere i genitori. Si è iscritto a Giurisprudenza e dopo un anno e mezzo è in pari con gli esami.
● MAGNESIA CARBONICA ●
Un’altra situazione con cui i ragazzi si devono confrontare è la separazione dei genitori. Dopo una separazione o un divorzio è frequente che i figli mostrino cambiamenti nel quadro comportamentale ed emozionale. Gli adolescenti, se esposti a una forte conflittualità tra i genitori, possono reagire reprimendo l’espressione dei propri sentimenti, rinviando le scelte personali oppure assumendosi responsabilità che non ci sono, arrivando talvolta a pagare un prezzo elevato pur di garantire il benessere dei genitori.
Le ricerche fatte dagli psicologi suggeriscono che è la conflittualità tra la coppia, più che la separazione in sé e per sé, a produrre gli effetti negativi sul benessere dei figli.
Un rimedio omeopatico che può aiutare in questi casi è Magnesia carbonica, un rimedio minerale ottenuto dal carbonato di magnesio. È accertato che il magnesio sia di aiuto nei crampi muscolari. Cos’è un crampo? È una condizione di eccessiva contrazione e durezza nel muscolo, che dovrebbe, in condizioni di salute, riuscire anche a rilassarsi. In Magnesia carbonica sono presenti a livello fisico ma soprattutto a livello emozionale, manifestandosi come repressione di ogni tipo di sentimento: i ragazzi non chiedono aiuto e non fanno domande. Sembrano sicuri e indipendenti, sembrano non ricercare le attenzioni degli adulti, addirittura possono diventare premurosi e protettivi nei confronti dei fratelli o dei genitori separati. Se assistono ai litigi tra i genitori cercano d’intervenire, di mettere pace, di dire una parola chiarificatrice. Dietro questo essere responsabili e più grandi della loro età, nel loro profondo si sentono come degli orfani, come dei bambini piccoli che sono stati allontanati dalla madre da cui dipendono per cure, nutrimento e sostegno.
Fisicamente, si manifestano digestione lenta e stitichezza fino a vere e proprie coliche addominali scatenate dal latte e dai latticini. Nelle ragazze, le mestruazioni sono molto dolorose con crampi estesi a tutto l’addome. Spesso ci sono difficoltà a prendere sonno e insonnia.
Una ragazza di dodici anni viene da me perché soffre di bronchiti ricorrenti con tosse, già all’età di tre mesi aveva sviluppato un broncospasmo. La tosse, secca e parossistica, si manifesta anche in assenza di bronchite quando è sdraiata e quando va a trovare i nonni paterni. I genitori si sono separati l’anno prima, dopo anni di litigi e incomprensioni. Tuttora, nel racconto della madre, ci sono astio e livore verso un marito sposato solo perché era incinta. Durante la visita ascolta le parole della madre e non manifesta alcuna emozione. Da lei vengo a sapere che dorme da un anno nel lettone, ha paura che la mamma se ne vada, adora la carne, ha sudore acido soprattutto ai piedi e si mangia le unghie fino a sanguinare. Quando c’erano i litigi tra i genitori, s’impauriva, piangeva e le veniva mal di pancia con crampi e diarrea. Dopo aver preso Magnesia carbonica la tosse è diventata grassa e dopo qualche tempo è scomparsa. Adesso dorme di nuovo nel suo letto e, a detta della madre, riesce a parlare del divorzio dei genitori e “manifesta le sue emozioni e anche la tanta rabbia che ha sentito contro di me”. Non ha più i crampi e la diarrea prima delle gare di pattinaggio, cosa che nella prima visita non mi aveva riferito.
● SILICEA ●
Un ultimo rimedio che descriviamo iniziando da qualche informazione sulla sostanza da cui è ottenuto: il silicio. Allo stato puro è quarzo ma se ingloba quantità variabili d’impurità costituisce pietre bellissime come l’ametista, l’agata, il diaspro. Il silicio è un elemento molto diffuso sulla crosta terrestre ed è un costituente importante delle graminacee, tra cui ci sono il grano, il riso e altri cereali, cioè piante importantissime per la nostra alimentazione. A queste piante conferisce forza e sostegno perché lo stelo non si pieghi quando la spiga è carica di chicchi maturi. Il silicio è impiegato anche nella produzione del vetro e del cemento, cui conferisce durezza e resistenza. Nell’elemento chimico e quindi nel rimedio si ha la rappresentazione del concetto di rigidità: infatti, i pazienti che miglioreranno con Silicea sono “cristallizzati” su idee ben precise, non cambiano facilmente opinione, sono resistenti ai cambiamenti così come l’elemento in natura non modifica la sua struttura e non si deforma neppure se esposto a temperature molto elevate.
Ricordo che il silicio è un semiconduttore e spesso è impiegato nei micro-chip dei computer, il cui funzionamento e linguaggio sono basati sugli algoritmi, cioè una sequenza precisa e definita d’istruzioni matematiche non ambigue e determinate, che non lasciano posto ai “forse” e non ammettono sfumature tra il bianco e il nero. Il vetro, che si ottiene dalla lavorazione del silicio, è fragile, non si flette, non si piega ma si spezza.
L’ostinazione, le idee rigidamente predeterminate sono espressione d’insicurezza e una delle preoccupazioni di Silicea è “Gli altri cosa penseranno di me? Che immagine do di me stesso?”
L’immagine è come gli altri ci vedono e spesso trascende da come siamo interiormente e da cosa pensiamo, riducendosi al solo aspetto esteriore. Non casualmente, una delle patologie curate da Silicea è l’acne dell’adolescenza, che colpisce la pelle del volto e non solo. La pelle assolve la funzione d’involucro protettivo che mantiene intatta l’individualità e che conserva l’immagine di noi agli altri.
Ricordo brevemente il caso di un’adolescente di sedici anni, che da quattro soffre di acne con molte bolle che le deturpano il viso. L’acne è iniziato un anno prima della comparsa delle mestruazioni che sono sempre state dolorose e abbondanti. Tre anni fa ha fatto la vaccinazione contro il papillomavirus, come tante ragazzine della sua età e dopo l’iniezione è stata malissimo ed è svenuta. Si definisce orgogliosa e permalosa e difficilmente ammette di avere torto e chiede scusa. A scuola va bene, studia molto e non è mai impreparata, ma è molto ansiosa soprattutto prima di un’interrogazione, quando deve parlare di fronte a tante persone. Altri dettagli, apparentemente insignificanti ma utili nella scelta del giusto rimedio: ha terrore degli aghi, paura dei gatti e i piedi sempre freddi e sudati. Dopo una prima dose di Silicea, le bolle sul viso stanno scomparendo, le mestruazioni non sono più dolorose.
Anche l’ansia è nettamente diminuita, alle interrogazioni è più tranquilla e non si arrabbia più se un inconveniente intralcia i suoi programmi. Continua a sognare di vivere, un giorno, in una casa bellissima, con la piscina e di possedere tanti vestiti.
scritto da Emma Pistelli