La gravidanza è un momento particolare nella vita della donna in cui, nello stesso organismo, coesistono due energie vitali: quella della madre e quella del bambino. Inizia una nuova vita con delle sue caratteristiche ben precise, si forma infatti un essere vivente differenziato, individualizzato che da una parte avrà in sè, in modo più o meno marcato, le impronte di entrambi i genitori e dall'altra una propria specificità, una propria energia vitale che interagisce con quella materna.
In genere durante la gravidanza da un lato si hanno dei cambiamenti che sono legati al processo gravidico e sono quindi avvertiti in modo simile dalla maggior parte delle donne, dall'altro si possono avere manifestazioni particolari, più individualizzate determinate dalla costituzione della madre o da quella del bambino che può, tramite l'organismo materno, dare segnali di se'.
E' utile, per prima cosa, conoscere cosa succede nei tre trimestri in cui viene suddivisa la gravidanza per capire quali sono i sintomi comuni a questo stato. L'organismo umano come il mondo che ci circonda,è formato da quattro elementi: terra,acqua, fuoco e aria, ognuno dei quali ha una sua funzione e delle sue peculiarità. Durante le varie fasi della gravidanza si ha il prevalere di uno di essi sugli altri, con la possibile comparsa quindi di manifestazioni in relazione a quel determinato elemento.
Il primo trimestre è legato principalmente alla terra le cui caratteristiche sono la lentezza, la formazione dei corpi, il nutrimento, la memoria. L'apparato a esso collegato è quello digerente.
In questo periodo si completa la costituzione basilare del bambino a un ritmo di crescita molto accelerato, in tre mesi si triplicano le sue dimensioni, inoltre si sviluppa in modo evidente la placenta, organo per certi versi simile al fegato, che costituisce la radice che forma il bambino e ne da' nutrimento.
L'ormone prevalente in questa prima fase è il progesterone con la sua azione di rallentamento della muscolatura liscia, è l'ormone che produce nausea, vomito e stitichezza sintomi tipici del primo trimestre.
Dal punto di vista emotivo si possono riscontrare nella donna cambiamenti d'umore legati al nuovo impatto ormonale e al processo di accettazione di una gravidanza non più immaginata ma reale e alla capacità di lasciare spazio nel suo mondo interiore a un altro essere.
Oltre ai bruschi cambiamenti d'umore frequenti in questo periodo si ha una maggiore inclinazione al pianto, la sensazione di essere sola, l'aver bisogno di conferme, l'ansia su quello che succederà, sulle proprie capacità e sul fatto che il bambino sia sano. Se la donna nella sua storia presenta disturbi o segni che indicano una debolezza a livello dell'elemento terra potrà, durante il primo trimestre, manifestare un quadro sintomatologico più accentuato. Per esempio una donna che ha difficoltà a rallentare i suoi ritmi, che ha poca pazienza e costanza (caratteristiche della terra) potrà avvertire sintomi quali nausea o vomito o sonnolenza in maniera tale da essere costretta forzatamente a rallentare i suoi ritmi. Oppure una donna con problemi legati alla funzionalità epatica potrà avere reazioni di rifiuto o nausee verso certi cibi che, se assunti, potrebbero affaticare ulteriormente il fegato: in entrambi i casi l'accentuazione dei sintomi ha una funzione di compenso e di protezione verso la coppia madre-figlio è importante quindi non sopprimere queste manifestazioni, ma, capendone l'origine, aiutare dove c'è la difficoltà..
L'elemento caratteristico del secondo trimestre è l'acqua le cui caratteristiche sono il movimento, la fluidità, l'adattamento; l'apparato a esso collegato è quello urinario. Già alla fine del terzo mese i reni del bambino iniziano a produrre liquido amniotico.
L'ormone che prevale in questa fase è l'estrogeno con le sua azione ammorbidente . E' in genere il periodo della gravidanza in cui la donna raggiunge un maggiore equilibrio, ha più energia, ha voglia di fare, si sente appagata, soddisfatta, inizia a avvertire il bambino e i suoi movimenti.
E' il momento in cui prepara le riserve di sostanze che serviranno in seguito per la crescita del bambino, i suoi tessuti si ammorbidiscono, il liquido amniotico aumenta. L'elemento acqua da fluidità quindi sia a livello fisico sia psichico.
Donne che hanno difficoltà con questo elemento possono manifestare disturbi quali edemi o una scarsità del liquido amniotico.
Nel terzo trimestre gli elementi che predominano sono il fuoco e di nuovo la terra. Al fuoco è collegato il calore e gli apparati circolatorio e nervoso, infatti dal sesto mese in poi si va sempre più formando il sistema nervoso centrale e soprattutto la corteccia cerebrale aumenta continuamente e sviluppa la maggior parte delle circonvoluzioni cerebrali.
E' il trimestre della preparazione al parto, inizia a aumentare l'ossitocina che porta alle prime contrazioni uterine. I sintomi più comuni di questo trimestre sono mal di schiena, sciatalgie, dolori all'articolazioni legati all'aumento di volume dell'utero che modifica la posizione del bacino e della colonna . Le donne che hanno problemi con l'elemento fuoco possono in questa fase manifestare anche altri sintomi quali dolori brucianti in genere, ipertensione, pirosi gastrica, eritemi.
Quando ci si avvicina, in omeopatia, a una donna in gravidanza è quindi utile, per trattare in modo più soddisfacente il caso, discriminare per prima cosa i sintomi della donna che corrispondono all'epoca gestazionale, quelli che invece fanno parte della sua storia e quelli che non appartengono né alla gravidanza né alla donna.
Per far questo è necessario conoscere la sua storia passata, le modalità che in genere attua per far fronte alle richieste esterne in modo da poter capire quali possano essere le difficoltà oltre allo stato attuale della donna nel quale possiamo distinguere la sua impronta individuale da quella del bambino e da quella della gravidanza.
Ci possiamo a questo punto trovare di fronte a varie possibilità: -una donna che non ha particolari sintomi ne' passati ne' attuali; è il caso in cui l'energia vitale del bambino e della madre non hanno grossi deficit, sono entrambe in equilibrio per cui non è consigliato alcun trattamento; - la donna durante la gravidanza lamenta gli stessi sintomi presenti già prima, in questo caso l'energia vitale della madre è prevalente rispetto a quella del bambino, l'energia del figlio non porta infatti a nessuna variazione del suo stato di base.
Il medico omeopata secondo la gravità o meno della sintomatologia o secondo la percezione che eventuali tratti materni possano avere un'influenza più o meno negativa sul parto, deciderà se e quando sia il caso di prescrivere il rimedio costituzionale alla madre; - i sintomi materni durante la gravidanza scompaiono o diminuiscono, la gravidanza o meglio ancora l'energia del bambino agisce in senso curativo su quella materna.
Anche per questa situazione non si prevede nessun trattamento;
- i sintomi o le modalità reattive precedenti della madre spariscono e ne compaiono di totalmente nuove che non hanno a che vedere neppure con i disturbi tipici di quella determinata fase della gravidanza. In questo caso l'energia vitale del bambino è prevalente e del tutto diversa da quella materna e i sintomi che si manifestano danno quindi un'immagine del bambino, dei suoi punti deboli.
Il trattamento, che avverrà tramite la somministrazione del rimedio alla madre, è utile in quanto ha uno scopo preventivo sul figlio svolgendo un'azione di rinforzo sulla sua energia vitale;
- i sintomi della madre precedenti la gravidanza diminuiranno ma non scompariranno totalmente.
In questa situazione l'energia vitale del bambino e quella della madre vanno nella stessa direzione senza che però ci sia una capacità di riequilibrare il tutto, dare il rimedio può rinforzare la madre e il bambino nello stesso tempo.